domenica 23 agosto 2009

"Superquark" ed il controllo mentale: quali strategie adotta la televisione satanista per manipolare le coscienze

Absit iniuria verbis.


Nulla è più facile che nascondere l'evidenza.


Il 20 agosto scorso è andata in onda una puntata dell'ignobile trasmissione condotta da Pirlangela, "Superquark". All'interno del programma è stato inserito un siparietto sulle scelleratezze del sistema e si è pure accennato alle scie chimiche, cercando di spacciarle per “leggenda metropolitana” (sic).

Il nostro amico System failure, a proposito di questa immonda farsa, ha scritto: "Il documentario "invertito" ha esibito foto e video di chemtrails, mentre la voce fuori campo ad un certo punto, dopo aver collocato sullo stesso livello morale, cartomanti ed operazioni militari clandestine, si è posta una domanda, con il solito timbro suadente e familiare, su come fosse possibile che ancora "tanti di noi" possano credere in "queste" cose. Poi è stata data la parola a pollidoro con tanto di inquadratura da premio oscar, ed a paolo cattivissimo con un'espressione molto indagatrice..."



Questi agenti dell'inganno insistono nella disinformazione più bieca, nella propaganda più volgare pur di convincere i dubbiosi e testimoni preoccupati che le chemtrails non esistono. A quali strumenti ricorrono i falsari della parola e delle immagini con il fine di manipolare i telespettatori?

- Usano in primo luogo la strategia della confusione, ossia mescolano ad arte argomenti futili ed insignificanti a temi scabrosi e seri, ad esempio il “mago” truffatore e l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.

- Ricorrono al principio di "autorità" non autorevole, intervistando illustri ed accreditati bugiardi, quasi sempre esponenti o domestici del famigerato C.I.C.A.P. A causa della loro notorietà, di un carisma mal acquisito ma solido, come per miracolo, le colossali menzogne di questi spudorati ciarlatani diventano verità rivelate.

- Adottano l'insinuazione: ancora più della negazione plateale, la suggestione sortisce i suoi effetti. Coloro che investigano i complotti orditi dagli stati sono dei creduloni, dei visionari, dei paranoici. Si noti l’accorta climax che si snoda dal paternalismo ("poverini, sono un po' ingenui"), sino alla pseudo-diagnosi di paranoia.

- Eludono i fatti, i dati e le osservazioni, per trasporre i contenuti informativi sul piano della "fede": "credere" o "non credere" agli U.F.O. Questa tattica è stata adoperata, però, anche da Mazzucco… un motivo di riflessione.

- Ignorano i fatti, i dati, le osservazioni per trasferire il discorso sul piano personale: si scivola così in un'"analisi" pseudo-sociologica alla Umberto Eco, tutta focalizzata sui ricercatori descritti come persone non competenti e strambe. Quali sarebbero le competenze di Paolo Cattivissimo, esperto nel macinare le cose, e di Massimo Pollidoro, indecente docente di Psicologia dell'insolito (sic)?

- Si basano sulla tautologia scientista: la "scienza" dimostra che le scie che deturpano il cielo sono solo scie di condensazione, perché lo sostengono gli "scienziati". Gli "scienziati" lo affermano, poiché sono depositari delle verità “scientifiche”.

- Impiegano strategie sensoriali ad hoc: accostamenti tra immagini di scie chimiche e volti ambigui, tra sequenze di particolare impatto e voci carezzevoli.

- Si fondano sulla tattica del "cavallo di Troia": dapprincipio sono prodotti e trasmessi programmi innocui con documentari sugli animali, sugli ambienti naturali, poi, in modo graduale, si introducono brevi e capziosi accenni agli organismi geneticamente modificati, alla predazione degli organi, alle nanotecnologie etc. Infine si dedicano servizi alle "leggende urbane", cercando di sottolineare il contrasto tra la "scienza" dei vari "esperti" e l’ignoranza del cittadino medio: ecco allora le cannonate di Cannella, i lanci di Lanciano, le manierate maniere di Mainardi... Tra l'altro il bersaglio di "Superquark" e di formats simili è costituito dagli adolescenti e dai giovani, i più vulnerabili, in quanto fiduciosi nel mezzo televisivo ed animati da sincera curiosità verso argomenti scientifici o presentati come tali.

- Adoperano metodi della programmazione neuro-linguistica.

- Si avvalgono del linguaggio orientato: uso soggettivo, surrettizio e sofistico di termini per mettere in cattiva luce i ricercatori indipendenti.



Ci troviamo al cospetto di una propaganda alla Goebbels, imperniata sulla ripetizione ossessiva di pseudo-concetti, sull'uso emotivo delle immagini e della gestualità, sulla penetrazione nel subconscio del messaggio distorto attraverso la sua collocazione nella parte finale del servizio, sulla diffamazione ed irrisione degli oppositori, sulla malcelata istigazione ad isolare i dissidenti.

E’ una vera propaganda in stile nazionalsocialista, resa ancora più efficace dall'enorme diffusione del mezzo televisivo e dalla sua credibilità basata sulla confusione-identificazione tra medium (lo strumento tecnologico) e messaggio (i contenuti della disinformazione), secondo l’intuizione di Mc Luhan.

Dobbiamo chiederci come le reti televisive possano contribuire in modo così vergognoso al controllo mentale: ebbene, apertis verbis, asseriamo, circoscrivendo il discorso ai canali nazionali, la R.A.I. è una rete satanista, finanziata ed egemonizzata dai Rotschild. D’altronde, i programmatori e curatori del palinsesto oltre ad adottare tutti i sistemi per filtrare, selezionare, interpolare e contraffare le notizie e le fonti, non esitano ad occultare simboli ambigui, come, ad esempio, la farfalla che richiama l'infame e spaventosa Mondex, l'azienda produttrice del microchip sottocutaneo, il cui nome è la crasi di Money dexter, con allusione al marchio dell'Apocalisse.

Infine si ricordi che la R.A.I. è una protesi del sistema: così Pirlangela è un demoniaco banditore di menzogne, un vegetariano che trangugia compiaciuto il sangue degli animali appena sgozzati.


Articolo correlato: F. Lamendola,
"… e la lor cieca vita è tanto bassa che 'nvidïosi son d'ogni altra sorte", 2009

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