The not-so-secret ingredient: Stadis 450 (dinonylnaphthalene sulfonic acid, barium salt)
Qbit - http://chemtrails.cc/
I più comuni carburanti usati per gli aerei commerciali oggi sono denominati Jet-A, Jet-A1 e Jet-B. Tutti questi sono carburanti a base di kerosene, eccetto il Jet-B, che è una miscela di kerosene e nafta per i climi più freddi. Jet-A è impiegato in tutto il mondo, mentre Jet-A1 è disponibile solo negli Stati Uniti. I militari statunitensi usano un particolare carburante a base di kerosene, il JP-8 che è simile al Jet-A1.
Alcuni additivi chimici sono adoperati in questi carburanti, tra cui inibitori della corrosione, stabilizzatori della temperatura, detergenti e dissipatori dell’elettricità statica. I dissipatori sono di particolare importanza, a causa del loro contenuto in metalli e sono usati nell’aviazione civile e militare. Octel Starreon Stadis è un dissipatore che contiene dinonylnapthalene sulfonic acid (Il barium dinonylnaphthalene sulfonate è un composto antiruggine. Resiste all'abrasione ed è stabile in condizioni di umidità, n.d.t.) ed altri solventi organici; secondo l’MSDS (Material Safety Data Sheet), esso contiene due ingredienti segreti. Stadis 450 è l’unico additivo usato nei carburanti dell’aeronautica militare. La Dupont, l’originario produttore, afferma di aver trasferito la sua produzione nel settembre del 1994 alla Octel Starreon LLC, ora una filiale della Innospec Fuel Specialties. L’Innospec Fuel Specialties produce anche un altro dissipatore statico chiamato statsafe. Comunque, secondo la Exxon, lo Stadis 450 continua ad essere il dissipatore statico maggiormente usato dall’aviazione civile e militare.
Sebbene gli ingredienti segreti siano molto ben protetti dal produttore, un recente studio dell’E.P.A. rivela che questi componenti chimici sono i sali di bario e/o il calcio. L’E.P.A. classifica il dinonylnaphthalene sulfonic acid, sale di bario come sostanza chimica HPV, cioè che è prodotto o importato negli Stati Uniti in quantità di un milione di libbre all’anno. Lo stesso studio riporta che, in base ai risultati sulla tossicità, il dinonylnaphthalene sulfonic acid, un particolare sale di bario, appare essere il più biologicamente attivo della categoria.
E’ stato ipotizzato che l’aerosol degli aviogetti è collegato all’inseminazione delle nubi, agli arcobaleni artificiali, alla dicromia osservata nelle cosiddette “scie persistenti”. Sebbene gli “scettici” neghino l’esistenza delle “scie persistenti”, il fenomeno è diffuso in tutto il mondo e comunemente riconosciuto tra gli scienziati dell’atmosfera. L’esatto scopo dell’aerosol è oggetto di un dibattito infinito, ma è stato dimostrato che l’albedo della terra è aumentato a causa della scie.
Durante i tre giorni dopo l’attacco dell’11 settembre del 2001, quando gli aerei rimasero a terra, negli Stati Uniti, David J. Travis ebbe un’opportunità unica di studiare gli effetti dell’aerosol atmosferico. Egli trovò significativi cambiamenti nella temperatura della superficie terrestre e presentò i suoi risultati alla società meteorologica statunitense.
Numerosi sono i sottoprodotti della combustione del kerosene e degli additivi, tra cui l’acqua, il biossido di carbonio, la fuliggine, l’acido solforico, l’ossido di zolfo, gli ioni di metallo, anche se questo elenco non è completo. Il monossido di carbonio e gli idrocarburi aromatici sono i risultati di una combustione incompleta.
L’U.N.E.P. (United Nations Environment Programme), in modo non sorprendente, accenna solo di sfuggita al particolato metallico e non fornisce alcuna informazione sul suo ruolo nella formazione dell’aerosol.
Se esiste un fenomeno che indica la presenza di metalli nell’aerosol, questo è il gran numero di arcobaleni prodotti dalle scie. Virtualmente sconosciuti prima del 1990, questi brillanti arcobaleni, talvolta definiti archi circumorizzontali o, più comunemente, archi chimici, possono essere osservati regolarmente in concomitanza con le scie.
Secondo un brevetto appartenente alla Hughes Aircraft Company, volto alla dispersione di particolato metallico nella stratosfera, questo particolato può rimanere in sospensione per più di un anno. La Hughes aircraft, uno dei maggiori clienti della “Difesa statunitense”, ha stipulato contratti con la Boeing e la Raytheon, negli anni passati.
Estratto dal brevetto 53186 degli Stati Uniti:
“Il particolato può essere disperso da appositi aerei; una tecnica esemplare può essere quella di dispersione attraverso il carburante. Dopo che il microscopico particolato è stato diffuso nell’atmosfera, esso può rimanere in sospensione per più di un anno”.
Per evitare giudizi di merito, non mi affaticherò a precisare che l’orizzonte è ormai perennemente grigio, soprattutto vicino agli aeroporti, almeno dal 1990, ma è evidente che gli aerosol metallici vengono dispersi e rimangono in sospensione. Mentre i media di regime generalmente affermano che non occorre più stabilire le cause dei cambiamenti climatici, centinaia di rinomati scienziati contestano che il riscaldamento sia dovuto al biossido di carbonio. Almeno quattrocento di loro hanno testimoniato questo loro convincimento presso il Senato degli Stati Uniti.
Le persone dotate di spirito critico dovrebbero chiedersi se con una così inconsistente evidenza scientifica, controllare il clima sia il vero motivo dietro la dispersione di aerosol metallici. Una coltre spessa dieci miglia di aerosol metallico può avere, invece, altri usi di tipo militare, particolarmente nel campo della sorveglianza, della guida a distanza di missili e droni, nella trasmissione di segnali radar ed in sistemi d’arma a radiofrequenza.
Si ringrazia Mr X per la preziosa segnalazione.
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Fonti:
1. http://www.csgnetwork.com/jetfuel.html
2. http://en.wikipedia.org/wiki/Jet_fuel
3. GRID-Arendal in collaboration with United Nations Environment Programme (UNEP)
4. http://chemtrails.cc/2009/01/27/arkansas-news-report/
5. http://chemtrails.cc/2009/01/25/what-are-chembows/
6. http://www.wired.com/science/discoveries/news/2002/05/52512
7. http://www.agu.org/sci_soc/prrl/prrl9919.html
8. DETAIL SPECIFICATION, TURBINE FUEL, AVIATION, KEROSENE TYPE, JP-8 (NATO F-34), NATO F-35, and JP-8+100 (NATO F-37) [pdf]. U.S. Army
9. AEF Fuels Management Pocket Guide [pdf]. U.S. Air Force
10. High Production Volume (HPV) Challenge Program Test Plan and Data Review, Dinonylnaphthalene Category [pdf]
11. http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/systems/engines-fuel.htm
12. http://www.epa.gov/hpvis/
13. PermitApplicationReports200808-Marathon_Stadis_450.pdf
14. Hughes Aircraft Company
15. http://en.wikipedia.org/wiki/Hughes_Aircraft
16. Over 400 Prominent Scientists Disputed Man-Made Global Warming Claims in 2007
17. Exxon Mobil World Jet Fuel Specifications with Avgas Supplement
18. Octel Starreon Stadis 450 MSDS
Qbit - http://chemtrails.cc/
I più comuni carburanti usati per gli aerei commerciali oggi sono denominati Jet-A, Jet-A1 e Jet-B. Tutti questi sono carburanti a base di kerosene, eccetto il Jet-B, che è una miscela di kerosene e nafta per i climi più freddi. Jet-A è impiegato in tutto il mondo, mentre Jet-A1 è disponibile solo negli Stati Uniti. I militari statunitensi usano un particolare carburante a base di kerosene, il JP-8 che è simile al Jet-A1.
Alcuni additivi chimici sono adoperati in questi carburanti, tra cui inibitori della corrosione, stabilizzatori della temperatura, detergenti e dissipatori dell’elettricità statica. I dissipatori sono di particolare importanza, a causa del loro contenuto in metalli e sono usati nell’aviazione civile e militare. Octel Starreon Stadis è un dissipatore che contiene dinonylnapthalene sulfonic acid (Il barium dinonylnaphthalene sulfonate è un composto antiruggine. Resiste all'abrasione ed è stabile in condizioni di umidità, n.d.t.) ed altri solventi organici; secondo l’MSDS (Material Safety Data Sheet), esso contiene due ingredienti segreti. Stadis 450 è l’unico additivo usato nei carburanti dell’aeronautica militare. La Dupont, l’originario produttore, afferma di aver trasferito la sua produzione nel settembre del 1994 alla Octel Starreon LLC, ora una filiale della Innospec Fuel Specialties. L’Innospec Fuel Specialties produce anche un altro dissipatore statico chiamato statsafe. Comunque, secondo la Exxon, lo Stadis 450 continua ad essere il dissipatore statico maggiormente usato dall’aviazione civile e militare.
Sebbene gli ingredienti segreti siano molto ben protetti dal produttore, un recente studio dell’E.P.A. rivela che questi componenti chimici sono i sali di bario e/o il calcio. L’E.P.A. classifica il dinonylnaphthalene sulfonic acid, sale di bario come sostanza chimica HPV, cioè che è prodotto o importato negli Stati Uniti in quantità di un milione di libbre all’anno. Lo stesso studio riporta che, in base ai risultati sulla tossicità, il dinonylnaphthalene sulfonic acid, un particolare sale di bario, appare essere il più biologicamente attivo della categoria.
E’ stato ipotizzato che l’aerosol degli aviogetti è collegato all’inseminazione delle nubi, agli arcobaleni artificiali, alla dicromia osservata nelle cosiddette “scie persistenti”. Sebbene gli “scettici” neghino l’esistenza delle “scie persistenti”, il fenomeno è diffuso in tutto il mondo e comunemente riconosciuto tra gli scienziati dell’atmosfera. L’esatto scopo dell’aerosol è oggetto di un dibattito infinito, ma è stato dimostrato che l’albedo della terra è aumentato a causa della scie.
Durante i tre giorni dopo l’attacco dell’11 settembre del 2001, quando gli aerei rimasero a terra, negli Stati Uniti, David J. Travis ebbe un’opportunità unica di studiare gli effetti dell’aerosol atmosferico. Egli trovò significativi cambiamenti nella temperatura della superficie terrestre e presentò i suoi risultati alla società meteorologica statunitense.
Numerosi sono i sottoprodotti della combustione del kerosene e degli additivi, tra cui l’acqua, il biossido di carbonio, la fuliggine, l’acido solforico, l’ossido di zolfo, gli ioni di metallo, anche se questo elenco non è completo. Il monossido di carbonio e gli idrocarburi aromatici sono i risultati di una combustione incompleta.
L’U.N.E.P. (United Nations Environment Programme), in modo non sorprendente, accenna solo di sfuggita al particolato metallico e non fornisce alcuna informazione sul suo ruolo nella formazione dell’aerosol.
Se esiste un fenomeno che indica la presenza di metalli nell’aerosol, questo è il gran numero di arcobaleni prodotti dalle scie. Virtualmente sconosciuti prima del 1990, questi brillanti arcobaleni, talvolta definiti archi circumorizzontali o, più comunemente, archi chimici, possono essere osservati regolarmente in concomitanza con le scie.
Secondo un brevetto appartenente alla Hughes Aircraft Company, volto alla dispersione di particolato metallico nella stratosfera, questo particolato può rimanere in sospensione per più di un anno. La Hughes aircraft, uno dei maggiori clienti della “Difesa statunitense”, ha stipulato contratti con la Boeing e la Raytheon, negli anni passati.
Estratto dal brevetto 53186 degli Stati Uniti:
“Il particolato può essere disperso da appositi aerei; una tecnica esemplare può essere quella di dispersione attraverso il carburante. Dopo che il microscopico particolato è stato diffuso nell’atmosfera, esso può rimanere in sospensione per più di un anno”.
Per evitare giudizi di merito, non mi affaticherò a precisare che l’orizzonte è ormai perennemente grigio, soprattutto vicino agli aeroporti, almeno dal 1990, ma è evidente che gli aerosol metallici vengono dispersi e rimangono in sospensione. Mentre i media di regime generalmente affermano che non occorre più stabilire le cause dei cambiamenti climatici, centinaia di rinomati scienziati contestano che il riscaldamento sia dovuto al biossido di carbonio. Almeno quattrocento di loro hanno testimoniato questo loro convincimento presso il Senato degli Stati Uniti.
Le persone dotate di spirito critico dovrebbero chiedersi se con una così inconsistente evidenza scientifica, controllare il clima sia il vero motivo dietro la dispersione di aerosol metallici. Una coltre spessa dieci miglia di aerosol metallico può avere, invece, altri usi di tipo militare, particolarmente nel campo della sorveglianza, della guida a distanza di missili e droni, nella trasmissione di segnali radar ed in sistemi d’arma a radiofrequenza.
Si ringrazia Mr X per la preziosa segnalazione.
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Fonti:
1. http://www.csgnetwork.com/jetfuel.html
2. http://en.wikipedia.org/wiki/Jet_fuel
3. GRID-Arendal in collaboration with United Nations Environment Programme (UNEP)
4. http://chemtrails.cc/2009/01/27/arkansas-news-report/
5. http://chemtrails.cc/2009/01/25/what-are-chembows/
6. http://www.wired.com/science/discoveries/news/2002/05/52512
7. http://www.agu.org/sci_soc/prrl/prrl9919.html
8. DETAIL SPECIFICATION, TURBINE FUEL, AVIATION, KEROSENE TYPE, JP-8 (NATO F-34), NATO F-35, and JP-8+100 (NATO F-37) [pdf]. U.S. Army
9. AEF Fuels Management Pocket Guide [pdf]. U.S. Air Force
10. High Production Volume (HPV) Challenge Program Test Plan and Data Review, Dinonylnaphthalene Category [pdf]
11. http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/systems/engines-fuel.htm
12. http://www.epa.gov/hpvis/
13. PermitApplicationReports200808-Marathon_Stadis_450.pdf
14. Hughes Aircraft Company
15. http://en.wikipedia.org/wiki/Hughes_Aircraft
16. Over 400 Prominent Scientists Disputed Man-Made Global Warming Claims in 2007
17. Exxon Mobil World Jet Fuel Specifications with Avgas Supplement
18. Octel Starreon Stadis 450 MSDS