Il giorno 22 luglio sono ricominciate in grande stile le operazioni di aerosol a bassa quota. Velivoli non identificati, nell'arco di mezz'ora hanno trasformato il cielo in una poltiglia biancastra indefinita. Tutto ciò accade nel mondo anche grazie all'inerzia di molti di noi, spesso vinti dalla rassegnazione o, a volte, indifferenti di fronte al disastro ecologico in atto.
I media ufficiali ci raccontano storielle in puro stile fascista-staliniano, così possiamo assistere a vera e propria propaganda, come nel caso della puntata di Voyager (RAI 2) dedicata alle scie chimiche. Alla fine, siamo stati spettatori di un penoso siparietto in cui E.N.A.V., E.N.A.C. ed aeronautica militare facevano la loro bella figura da "eroi" dei nostri cieli. Sono così stati descritti in modo oleografico come professionisti ai quali nulla sfugge e che ci assicurano sicurezza e tranquillità, controllando lo spazio aereo d'Italia 24 ore su 24 e garantendo la massima copertura del territorio. Ciò appartiene alla propaganda, ma così non è nei fatti, evidentemente.
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La propaganda