venerdì 22 agosto 2008

Falso il fuel dumping di MD80.it

Il 19 agosto, in seguito alla pubblicazione sul forum del sito md80.it, di due fotografie ritraenti un supposto fuel dumping nei cieli di Torino, abbiamo dimostrato [Qui], sulla base di diversi elementi, che si trattava di un falso creato ad hoc per giustificare il passaggio a bassissima quota di un velivolo chimico, spacciandolo per un aereo di linea in emergenza rientro e conseguente scarico di carburante. Ovviamente non solo gli autori del fake fotografico hanno negato ogni addebito, ma si sono anche lanciati, insieme con i soliti disinformatori, in una campagna diffamatoria nei nostri confronti.

Per l'ennesima volta, i falsari sono stai colti in flagrante!

Disponiamo, infatti, della registrazione (autentica, non spuria come tutte le foto e le notizie dei disinformatori) con la telefonata alla responsabile dell'aeroporto di Milano Malpensa. Ella ha escluso in modo categorico che sia mai stato eseguito un fuel dumping il 10 agosto per il velivolo 767-300 della Delta Airlines. Non solo! Abbiamo conferma che l'aereo non ha nemmeno sorvolato Torino per lo scarico del carburante, perché era ancora in fase di salita ed è rientrato nello scalo milanese in tempi ristrettissimi. Tra l'altro, come è logico, la dispersione del carburante in caso di emergenza, richiede almeno 45 minuti (vedi conversazione), e non può essere stata attuata nel lasso brevissimo tra l'allarme ed il forzato rientro, come spiegato dalla responsabile.

Un episodio istruttivo: il sistema inventa menzogne, lasciando il compito ai vari pennivendoli di amplificarle e di diffonderle, ma questi imbrattacarte valgono meno di un soldo bucato. Solo gli idioti possono credere alle loro ridicole bugie.

Ascolta l'intervista ai responsabili di Milano Malpensa.

domenica 3 agosto 2008

A.R.P.A.: non vedo, non sento, non parlo

Non vedo, non sento non parlo. Il motto delle A.R.P.A. localiPubblichiamo una testimonianza di un lettore molto informato circa il ruolo delle A.R.P.A. (Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente). E' evidente che tali agenzie sono a conoscenza dell'operazione "scie chimiche", ma... Da puntualizzare che il fine della modificazione meteorologica evocato nel testo è, in realtà, solo uno dei tanti scopi e neppure il più importante e sinistro. Appare inoltre curioso che uno dei più assidui ed operosi disinformatori sulla rete è un dipendente di un'A.R.P.A. locale.


"Sono riuscito a parlare a lungo con un paio di persone che lavorano all'A.R.P.A. (non preciso la regione, perché non vorrei mai che avessero problemi) in merito alla questione "scie chimiche".

Mi hanno riferito che le analisi compiute sui campioni che i tecnici analizzano quasi quotidianamente (acqua, aria e terreno) dovrebbero essere divulgate all'opinione pubblica e che ciò, per le persone che svolgono sul territorio questo genere di lavoro, sta diventando sempre di più un problema di coscienza. Mi hanno confidato che la questione chemtrails è di esclusiva competenza militare e che lo scopo di tali attività è quello di controllare il clima.

Quando ho chiesto perché questi dati non venissero resi pubblici, visto che i cittadini hanno diritto di sapere, si sono trincerati dietro il loro contratto che è una specie di "giuramento". Non possono rendere noti per nessun motivo al mondo i risultati ed i dati delle indagini che vengono condotte fuori e dentro la struttura, altrimenti rischiano di perdere il posto".

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