sabato 29 agosto 2009
venerdì 28 agosto 2009
Il patto scellerato
Che cosa serve oggi ad un meteorologo per fornire delle previsioni meteo attendibili? Sostanzialmente gli sono necessarie due cose:
a) Ricevere le informazioni (direttamente o indirettamente) sulle attività di aerosol clandestine in corso, possibilmente aggiornate in tempo reale;
b) Tradurle in base alle acquisizioni derivanti dalle conoscenze fornite agli addetti ai lavori.
Qual è il know how utile a non fornire previsioni errate? E' semplice: bisogna essere a conoscenza di quanto sta in realtà avvenendo nei nostri cieli. Se non si è al corrente delle attività di aerosol per opera di aerei militari e civili, non è possibile stilare modelli matematici attendibili né prevedere l'evoluzione delle eventuali perturbazioni foriere di pioggia e degli altri fenomeni atmosferici.
Sembra, infatti, che il problema principale per gran parte delle persone sia il non vedersi rovinare, da una precipitazione imprevista, il fine settimana fuori porta o la vacanza estiva sulle abominevoli e cementificate Riviera ligure o romagnola. I meteorologi, con sapiente malafede, focalizzano l'attenzione su eventi imbriferi, come se questi fossero una iattura, anche laddove si manifestano evidenti problemi di siccità. Lo stesso Codacons è sceso in campo, annunciando di volere fornire assistenza legale a coloro che volessero essere risarciti per danni dovuti a previsioni meteo erronee.
E' d'uopo riportare qui il comunicato del Codacons:
"Il Codacons ha fatto sapere d’aver detto basta alle previsioni del tempo errate ed ha altresì reso noto che offrirà assistenza legale a tutti coloro che, a causa degli errori degli esperti meteo, hanno subito dei danni, come la disdetta di una vacanza o il rientro dalle ferie in anticipo.
L’Associazione, in particolare, fa presente come le previsioni meteo per lo scorso fine settimana, riportate e rilanciate dalle agenzie di stampa, parlassero di un’attenuazione dell’afa e dell’arrivo del freddo (!), grazie al fatto che sarebbe arrivata una perturbazione dalla Groenlandia.
E invece il caldo record non è finito e gli Italiani, davanti alla televisione, si sono dovuti sorbire interruzioni di programmi per venire a conoscenza di previsioni del tempo totalmente sballate. L’anticiclone delle Azzorre, infatti, non ha fatto registrare spostamenti di rilievo e le temperature non sono progressivamente scese, fino a 8-9 gradi, come sbandierato nel servizio meteo.
Ma anche per la giornata di ieri, mercoledì 26 agosto 2009, il Codacons sottolinea come le previsioni del tempo diffuse sui canali della televisione di Stato siano state sballate. Si parlava infatti di un Nord Italia “bagnato” dalla pioggia, il Centro coperto dalle nuvole ed il Sud ancora stretto nella morsa dell’afa.
Ma l’Associazione denuncia come al Nord del "brutto" tempo non ci sia stata traccia; il Codacons quindi si chiede come mai le previsioni non vengano mai “azzeccate”, per cui ha annunciato di voler fornire assistenza legale a tutti coloro che dalle previsioni errate abbiano subito dei danni, avviando delle cause pilota contro i vari servizi meteo trasmessi in televisione".
Dunque appare chiaro che i centri meteo in grado di eseguire previsioni impeccabili sono quelli imbeccati dai militari, mentre gli sprovveduti che ancora non si allattano alla mammella dell'aeronautica militare restano fuori dall'esattezza della meteorologia mendace.
Ricordiamo che, nel 2005, il meteorologo di Sanremo, Achille Pennellatore, apparteneva a quella ormai esigua schiera di meteorologi tenuti fuori dal giro dei centri meteo gestiti dal Colonnello Costante De Simone e per questo motivo, per sua stessa ammissione, veniva sovente dileggiato dai colleghi con le stellette, poiché ogni sua previsione risultava fantasiosa ed inaffidabile. Se egli prevedeva pioggia, immancabilmente non pioveva! Se pronosticava cielo sereno, ecco che velature chimiche offuscavano il sole, spingendo gli ignari a lamentarsi della coltre nuvolosa.
In quel periodo venne da noi informato, tramite un amico comune, nella speranza che potesse fornire un contributo televisivo, su quanto stava verificandosi a Sanremo, ma anche in altre zone d'Italia e del mondo. Non è un caso se, di lì a poco, il centro meteo di Sanremo-Portosole stipulò un accordo di cooperazione con l'aeronautica militare e da quel momento in poi il meteorologo con il pennello cominciò la sua folgorante carriera costellata da previsioni meteo impeccabili, infarcite dalle definizioni tipiche, come le "innocue velature" o "nebbie diffuse" o ancora "nubi minacciose che però non porteranno a precipitazioni", "nubi senza fenomeni"... In definitiva, in cambio del suo silenzio, Pennellatore avrebbe ottenute le informazioni necessarie ad evitargli brutte figure. Inutile ricordare che il prode Achille non si rese più disponibile, né per telefono né di persona. Coscienza sporca? Sì.
Nella notte dello scorso 25 agosto 2009 era in arrivo dalla Spagna un imponente fronte temporalesco. Subito, sui mari prospicienti la Francia meridionale e le coste liguri, si scatenò l'inferno, con il passaggio di centinaia di velivoli militari che, a quota cumuli (2.300 metri al massimo), crearono una massiccia barriera di elementi igroscopici quali bario e gel di silicio. L'osservazione delle mappe in tempo reale sul sito Web sat24.com, ci portarono a prevedere che la perturbazione sarebbe stata deviata a nord ed in gran parte distrutta. Così avvenne, puntualmente, di lì a qualche ora. Al fronte nuvoloso si sostitui una densa e compatta cappa tossica di sbarramento formatasi grazie a centinaia di scie chimiche in espansione, che il vento trascinava sull'Italia centrale.
Illuminanti furono i vari resoconti-spazzatura su MeteoGiornale.it, meteolive.leonardo.it ed altri portali "specializzati" e famigerati per essere al corrente del programma di irrorazione noto come "scie chimiche".
Riportiamo alcuni punti salienti tratti da MeteoGiornale.it a firma di un ineffabile Mauro Meloni:
"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma l'anticiclone afro-mediterraneo, proteso fin sull'Europa Centro-Orientale, oppone resistenza e riuscirà ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".
E' evidente che il Dottor Mauro Meloni sa molte cose e nelle sue parole si nota anche una malcelata vena di soddisfazione. Come si spiega, infatti, la totale dissimulazione di un evento "man made" come lo strato chimico indotto dagli aerei militari? Come si spiega poi che l'area interessata da bassa pressione è stata spacciata per zona in cui i valori barici erano alti?
Traduciamo:
"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma le operazioni di aerosol per opera di militari e civili, protese fin sull'Europa Centro-Orientale, oppongono resistenza e riusciranno ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".
Proseguiamo nella lettura dello scritto:
"L'azione di sbarramento anticiclonica appare piuttosto imponente e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso".
Che tradotto viene:
"L'azione di sbarramento CHIMICO appare piuttosto imponente (ce ne siamo resi conto osservando le satellitari, ma anche gli innumerevoli aerei sulle nostre teste - n.d.r.) e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, (come previsto da noi in prima mattina) rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso.
Quest'altra è da incorniciare. Leggete:
"Sul resto del Nord-Ovest al momento il cielo è lattiginoso per nubi di tipo alto (gli strati chimici ad altezza cumuli sono nubi di tipo alto? n.d.r.). Il blocco imposto dall'alta pressione ridurrà parecchio gli effetti della perturbazione". (Alta pressione o meglio nebbia chimica? n.d.r.)
Quanto qui riportato è l'ennesima bestemmia, la dimostrazione della connivenza tra meteorologi civili e militari. Come è possibile giustificare le operazioni di aerosol, se non con ridicole menzogne? Chi può interpretare modificazioni climatiche e meteorologiche indotte in siffatto modo, se non colui che è ben informato sui fatti? Per quali motivi costoro, pur essendo al corrente di tali delitti, tacciono? Con quale coraggio conducono una campagna di disinformazione ed inganno così ben orchestrata e coordinata?
Questi manigoldi non hanno scusanti, in quanto, consapevolmente, in cambio di potere e denaro, si rendono complici attivi di disastro ambientale e non potranno nemmeno un giorno dire: "Noi non sapevamo", poiché con le loro menzogne ammantate di "scientificità" dimostrano tutt'altro. Chiunque è a conoscenza di certi avvenimenti è in grado di comprendere ed è responsabile delle sue decisioni.
I tribuni del Codacons si informino e si preoccupino di risarcire chi viene ingannato dai meteorologi e non per previsioni errate, ma per complicità in manipolazione climatica che, tra l'altro, è vietata dalle convenzioni internazionali.
a) Ricevere le informazioni (direttamente o indirettamente) sulle attività di aerosol clandestine in corso, possibilmente aggiornate in tempo reale;
b) Tradurle in base alle acquisizioni derivanti dalle conoscenze fornite agli addetti ai lavori.
Qual è il know how utile a non fornire previsioni errate? E' semplice: bisogna essere a conoscenza di quanto sta in realtà avvenendo nei nostri cieli. Se non si è al corrente delle attività di aerosol per opera di aerei militari e civili, non è possibile stilare modelli matematici attendibili né prevedere l'evoluzione delle eventuali perturbazioni foriere di pioggia e degli altri fenomeni atmosferici.
Sembra, infatti, che il problema principale per gran parte delle persone sia il non vedersi rovinare, da una precipitazione imprevista, il fine settimana fuori porta o la vacanza estiva sulle abominevoli e cementificate Riviera ligure o romagnola. I meteorologi, con sapiente malafede, focalizzano l'attenzione su eventi imbriferi, come se questi fossero una iattura, anche laddove si manifestano evidenti problemi di siccità. Lo stesso Codacons è sceso in campo, annunciando di volere fornire assistenza legale a coloro che volessero essere risarciti per danni dovuti a previsioni meteo erronee.
E' d'uopo riportare qui il comunicato del Codacons:
"Il Codacons ha fatto sapere d’aver detto basta alle previsioni del tempo errate ed ha altresì reso noto che offrirà assistenza legale a tutti coloro che, a causa degli errori degli esperti meteo, hanno subito dei danni, come la disdetta di una vacanza o il rientro dalle ferie in anticipo.
L’Associazione, in particolare, fa presente come le previsioni meteo per lo scorso fine settimana, riportate e rilanciate dalle agenzie di stampa, parlassero di un’attenuazione dell’afa e dell’arrivo del freddo (!), grazie al fatto che sarebbe arrivata una perturbazione dalla Groenlandia.
E invece il caldo record non è finito e gli Italiani, davanti alla televisione, si sono dovuti sorbire interruzioni di programmi per venire a conoscenza di previsioni del tempo totalmente sballate. L’anticiclone delle Azzorre, infatti, non ha fatto registrare spostamenti di rilievo e le temperature non sono progressivamente scese, fino a 8-9 gradi, come sbandierato nel servizio meteo.
Ma anche per la giornata di ieri, mercoledì 26 agosto 2009, il Codacons sottolinea come le previsioni del tempo diffuse sui canali della televisione di Stato siano state sballate. Si parlava infatti di un Nord Italia “bagnato” dalla pioggia, il Centro coperto dalle nuvole ed il Sud ancora stretto nella morsa dell’afa.
Ma l’Associazione denuncia come al Nord del "brutto" tempo non ci sia stata traccia; il Codacons quindi si chiede come mai le previsioni non vengano mai “azzeccate”, per cui ha annunciato di voler fornire assistenza legale a tutti coloro che dalle previsioni errate abbiano subito dei danni, avviando delle cause pilota contro i vari servizi meteo trasmessi in televisione".
Dunque appare chiaro che i centri meteo in grado di eseguire previsioni impeccabili sono quelli imbeccati dai militari, mentre gli sprovveduti che ancora non si allattano alla mammella dell'aeronautica militare restano fuori dall'esattezza della meteorologia mendace.
Ricordiamo che, nel 2005, il meteorologo di Sanremo, Achille Pennellatore, apparteneva a quella ormai esigua schiera di meteorologi tenuti fuori dal giro dei centri meteo gestiti dal Colonnello Costante De Simone e per questo motivo, per sua stessa ammissione, veniva sovente dileggiato dai colleghi con le stellette, poiché ogni sua previsione risultava fantasiosa ed inaffidabile. Se egli prevedeva pioggia, immancabilmente non pioveva! Se pronosticava cielo sereno, ecco che velature chimiche offuscavano il sole, spingendo gli ignari a lamentarsi della coltre nuvolosa.
In quel periodo venne da noi informato, tramite un amico comune, nella speranza che potesse fornire un contributo televisivo, su quanto stava verificandosi a Sanremo, ma anche in altre zone d'Italia e del mondo. Non è un caso se, di lì a poco, il centro meteo di Sanremo-Portosole stipulò un accordo di cooperazione con l'aeronautica militare e da quel momento in poi il meteorologo con il pennello cominciò la sua folgorante carriera costellata da previsioni meteo impeccabili, infarcite dalle definizioni tipiche, come le "innocue velature" o "nebbie diffuse" o ancora "nubi minacciose che però non porteranno a precipitazioni", "nubi senza fenomeni"... In definitiva, in cambio del suo silenzio, Pennellatore avrebbe ottenute le informazioni necessarie ad evitargli brutte figure. Inutile ricordare che il prode Achille non si rese più disponibile, né per telefono né di persona. Coscienza sporca? Sì.
Nella notte dello scorso 25 agosto 2009 era in arrivo dalla Spagna un imponente fronte temporalesco. Subito, sui mari prospicienti la Francia meridionale e le coste liguri, si scatenò l'inferno, con il passaggio di centinaia di velivoli militari che, a quota cumuli (2.300 metri al massimo), crearono una massiccia barriera di elementi igroscopici quali bario e gel di silicio. L'osservazione delle mappe in tempo reale sul sito Web sat24.com, ci portarono a prevedere che la perturbazione sarebbe stata deviata a nord ed in gran parte distrutta. Così avvenne, puntualmente, di lì a qualche ora. Al fronte nuvoloso si sostitui una densa e compatta cappa tossica di sbarramento formatasi grazie a centinaia di scie chimiche in espansione, che il vento trascinava sull'Italia centrale.
Illuminanti furono i vari resoconti-spazzatura su MeteoGiornale.it, meteolive.leonardo.it ed altri portali "specializzati" e famigerati per essere al corrente del programma di irrorazione noto come "scie chimiche".
Riportiamo alcuni punti salienti tratti da MeteoGiornale.it a firma di un ineffabile Mauro Meloni:
"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma l'anticiclone afro-mediterraneo, proteso fin sull'Europa Centro-Orientale, oppone resistenza e riuscirà ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".
E' evidente che il Dottor Mauro Meloni sa molte cose e nelle sue parole si nota anche una malcelata vena di soddisfazione. Come si spiega, infatti, la totale dissimulazione di un evento "man made" come lo strato chimico indotto dagli aerei militari? Come si spiega poi che l'area interessata da bassa pressione è stata spacciata per zona in cui i valori barici erano alti?
Traduciamo:
"La parte avanzata di un fronte nuvoloso atlantico è ormai alle porte del nostro Paese, ma le operazioni di aerosol per opera di militari e civili, protese fin sull'Europa Centro-Orientale, oppongono resistenza e riusciranno ad attutire notevolmente le velleità instabili portate dalle infiltrazioni umide oceaniche".
Proseguiamo nella lettura dello scritto:
"L'azione di sbarramento anticiclonica appare piuttosto imponente e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso".
Che tradotto viene:
"L'azione di sbarramento CHIMICO appare piuttosto imponente (ce ne siamo resi conto osservando le satellitari, ma anche gli innumerevoli aerei sulle nostre teste - n.d.r.) e sta riuscendo a deviare gli ammassi nuvolosi verso nord, (come previsto da noi in prima mattina) rallentando fortemente il moto di traslazione verso levante del lungo serpentone nuvoloso.
Quest'altra è da incorniciare. Leggete:
"Sul resto del Nord-Ovest al momento il cielo è lattiginoso per nubi di tipo alto (gli strati chimici ad altezza cumuli sono nubi di tipo alto? n.d.r.). Il blocco imposto dall'alta pressione ridurrà parecchio gli effetti della perturbazione". (Alta pressione o meglio nebbia chimica? n.d.r.)
Quanto qui riportato è l'ennesima bestemmia, la dimostrazione della connivenza tra meteorologi civili e militari. Come è possibile giustificare le operazioni di aerosol, se non con ridicole menzogne? Chi può interpretare modificazioni climatiche e meteorologiche indotte in siffatto modo, se non colui che è ben informato sui fatti? Per quali motivi costoro, pur essendo al corrente di tali delitti, tacciono? Con quale coraggio conducono una campagna di disinformazione ed inganno così ben orchestrata e coordinata?
Questi manigoldi non hanno scusanti, in quanto, consapevolmente, in cambio di potere e denaro, si rendono complici attivi di disastro ambientale e non potranno nemmeno un giorno dire: "Noi non sapevamo", poiché con le loro menzogne ammantate di "scientificità" dimostrano tutt'altro. Chiunque è a conoscenza di certi avvenimenti è in grado di comprendere ed è responsabile delle sue decisioni.
I tribuni del Codacons si informino e si preoccupino di risarcire chi viene ingannato dai meteorologi e non per previsioni errate, ma per complicità in manipolazione climatica che, tra l'altro, è vietata dalle convenzioni internazionali.
domenica 23 agosto 2009
"Superquark" ed il controllo mentale: quali strategie adotta la televisione satanista per manipolare le coscienze
Absit iniuria verbis.
Nulla è più facile che nascondere l'evidenza.
Il 20 agosto scorso è andata in onda una puntata dell'ignobile trasmissione condotta da Pirlangela, "Superquark". All'interno del programma è stato inserito un siparietto sulle scelleratezze del sistema e si è pure accennato alle scie chimiche, cercando di spacciarle per “leggenda metropolitana” (sic).
Il nostro amico System failure, a proposito di questa immonda farsa, ha scritto: "Il documentario "invertito" ha esibito foto e video di chemtrails, mentre la voce fuori campo ad un certo punto, dopo aver collocato sullo stesso livello morale, cartomanti ed operazioni militari clandestine, si è posta una domanda, con il solito timbro suadente e familiare, su come fosse possibile che ancora "tanti di noi" possano credere in "queste" cose. Poi è stata data la parola a pollidoro con tanto di inquadratura da premio oscar, ed a paolo cattivissimo con un'espressione molto indagatrice..."
Questi agenti dell'inganno insistono nella disinformazione più bieca, nella propaganda più volgare pur di convincere i dubbiosi e testimoni preoccupati che le chemtrails non esistono. A quali strumenti ricorrono i falsari della parola e delle immagini con il fine di manipolare i telespettatori?
- Usano in primo luogo la strategia della confusione, ossia mescolano ad arte argomenti futili ed insignificanti a temi scabrosi e seri, ad esempio il “mago” truffatore e l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.
- Ricorrono al principio di "autorità" non autorevole, intervistando illustri ed accreditati bugiardi, quasi sempre esponenti o domestici del famigerato C.I.C.A.P. A causa della loro notorietà, di un carisma mal acquisito ma solido, come per miracolo, le colossali menzogne di questi spudorati ciarlatani diventano verità rivelate.
- Adottano l'insinuazione: ancora più della negazione plateale, la suggestione sortisce i suoi effetti. Coloro che investigano i complotti orditi dagli stati sono dei creduloni, dei visionari, dei paranoici. Si noti l’accorta climax che si snoda dal paternalismo ("poverini, sono un po' ingenui"), sino alla pseudo-diagnosi di paranoia.
- Eludono i fatti, i dati e le osservazioni, per trasporre i contenuti informativi sul piano della "fede": "credere" o "non credere" agli U.F.O. Questa tattica è stata adoperata, però, anche da Mazzucco… un motivo di riflessione.
- Ignorano i fatti, i dati, le osservazioni per trasferire il discorso sul piano personale: si scivola così in un'"analisi" pseudo-sociologica alla Umberto Eco, tutta focalizzata sui ricercatori descritti come persone non competenti e strambe. Quali sarebbero le competenze di Paolo Cattivissimo, esperto nel macinare le cose, e di Massimo Pollidoro, indecente docente di Psicologia dell'insolito (sic)?
- Si basano sulla tautologia scientista: la "scienza" dimostra che le scie che deturpano il cielo sono solo scie di condensazione, perché lo sostengono gli "scienziati". Gli "scienziati" lo affermano, poiché sono depositari delle verità “scientifiche”.
- Impiegano strategie sensoriali ad hoc: accostamenti tra immagini di scie chimiche e volti ambigui, tra sequenze di particolare impatto e voci carezzevoli.
- Si fondano sulla tattica del "cavallo di Troia": dapprincipio sono prodotti e trasmessi programmi innocui con documentari sugli animali, sugli ambienti naturali, poi, in modo graduale, si introducono brevi e capziosi accenni agli organismi geneticamente modificati, alla predazione degli organi, alle nanotecnologie etc. Infine si dedicano servizi alle "leggende urbane", cercando di sottolineare il contrasto tra la "scienza" dei vari "esperti" e l’ignoranza del cittadino medio: ecco allora le cannonate di Cannella, i lanci di Lanciano, le manierate maniere di Mainardi... Tra l'altro il bersaglio di "Superquark" e di formats simili è costituito dagli adolescenti e dai giovani, i più vulnerabili, in quanto fiduciosi nel mezzo televisivo ed animati da sincera curiosità verso argomenti scientifici o presentati come tali.
- Adoperano metodi della programmazione neuro-linguistica.
- Si avvalgono del linguaggio orientato: uso soggettivo, surrettizio e sofistico di termini per mettere in cattiva luce i ricercatori indipendenti.
Ci troviamo al cospetto di una propaganda alla Goebbels, imperniata sulla ripetizione ossessiva di pseudo-concetti, sull'uso emotivo delle immagini e della gestualità, sulla penetrazione nel subconscio del messaggio distorto attraverso la sua collocazione nella parte finale del servizio, sulla diffamazione ed irrisione degli oppositori, sulla malcelata istigazione ad isolare i dissidenti.
E’ una vera propaganda in stile nazionalsocialista, resa ancora più efficace dall'enorme diffusione del mezzo televisivo e dalla sua credibilità basata sulla confusione-identificazione tra medium (lo strumento tecnologico) e messaggio (i contenuti della disinformazione), secondo l’intuizione di Mc Luhan.
Dobbiamo chiederci come le reti televisive possano contribuire in modo così vergognoso al controllo mentale: ebbene, apertis verbis, asseriamo, circoscrivendo il discorso ai canali nazionali, la R.A.I. è una rete satanista, finanziata ed egemonizzata dai Rotschild. D’altronde, i programmatori e curatori del palinsesto oltre ad adottare tutti i sistemi per filtrare, selezionare, interpolare e contraffare le notizie e le fonti, non esitano ad occultare simboli ambigui, come, ad esempio, la farfalla che richiama l'infame e spaventosa Mondex, l'azienda produttrice del microchip sottocutaneo, il cui nome è la crasi di Money dexter, con allusione al marchio dell'Apocalisse.
Infine si ricordi che la R.A.I. è una protesi del sistema: così Pirlangela è un demoniaco banditore di menzogne, un vegetariano che trangugia compiaciuto il sangue degli animali appena sgozzati.
Articolo correlato: F. Lamendola,"… e la lor cieca vita è tanto bassa che 'nvidïosi son d'ogni altra sorte", 2009
Nulla è più facile che nascondere l'evidenza.
Il 20 agosto scorso è andata in onda una puntata dell'ignobile trasmissione condotta da Pirlangela, "Superquark". All'interno del programma è stato inserito un siparietto sulle scelleratezze del sistema e si è pure accennato alle scie chimiche, cercando di spacciarle per “leggenda metropolitana” (sic).
Il nostro amico System failure, a proposito di questa immonda farsa, ha scritto: "Il documentario "invertito" ha esibito foto e video di chemtrails, mentre la voce fuori campo ad un certo punto, dopo aver collocato sullo stesso livello morale, cartomanti ed operazioni militari clandestine, si è posta una domanda, con il solito timbro suadente e familiare, su come fosse possibile che ancora "tanti di noi" possano credere in "queste" cose. Poi è stata data la parola a pollidoro con tanto di inquadratura da premio oscar, ed a paolo cattivissimo con un'espressione molto indagatrice..."
Questi agenti dell'inganno insistono nella disinformazione più bieca, nella propaganda più volgare pur di convincere i dubbiosi e testimoni preoccupati che le chemtrails non esistono. A quali strumenti ricorrono i falsari della parola e delle immagini con il fine di manipolare i telespettatori?
- Usano in primo luogo la strategia della confusione, ossia mescolano ad arte argomenti futili ed insignificanti a temi scabrosi e seri, ad esempio il “mago” truffatore e l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.
- Ricorrono al principio di "autorità" non autorevole, intervistando illustri ed accreditati bugiardi, quasi sempre esponenti o domestici del famigerato C.I.C.A.P. A causa della loro notorietà, di un carisma mal acquisito ma solido, come per miracolo, le colossali menzogne di questi spudorati ciarlatani diventano verità rivelate.
- Adottano l'insinuazione: ancora più della negazione plateale, la suggestione sortisce i suoi effetti. Coloro che investigano i complotti orditi dagli stati sono dei creduloni, dei visionari, dei paranoici. Si noti l’accorta climax che si snoda dal paternalismo ("poverini, sono un po' ingenui"), sino alla pseudo-diagnosi di paranoia.
- Eludono i fatti, i dati e le osservazioni, per trasporre i contenuti informativi sul piano della "fede": "credere" o "non credere" agli U.F.O. Questa tattica è stata adoperata, però, anche da Mazzucco… un motivo di riflessione.
- Ignorano i fatti, i dati, le osservazioni per trasferire il discorso sul piano personale: si scivola così in un'"analisi" pseudo-sociologica alla Umberto Eco, tutta focalizzata sui ricercatori descritti come persone non competenti e strambe. Quali sarebbero le competenze di Paolo Cattivissimo, esperto nel macinare le cose, e di Massimo Pollidoro, indecente docente di Psicologia dell'insolito (sic)?
- Si basano sulla tautologia scientista: la "scienza" dimostra che le scie che deturpano il cielo sono solo scie di condensazione, perché lo sostengono gli "scienziati". Gli "scienziati" lo affermano, poiché sono depositari delle verità “scientifiche”.
- Impiegano strategie sensoriali ad hoc: accostamenti tra immagini di scie chimiche e volti ambigui, tra sequenze di particolare impatto e voci carezzevoli.
- Si fondano sulla tattica del "cavallo di Troia": dapprincipio sono prodotti e trasmessi programmi innocui con documentari sugli animali, sugli ambienti naturali, poi, in modo graduale, si introducono brevi e capziosi accenni agli organismi geneticamente modificati, alla predazione degli organi, alle nanotecnologie etc. Infine si dedicano servizi alle "leggende urbane", cercando di sottolineare il contrasto tra la "scienza" dei vari "esperti" e l’ignoranza del cittadino medio: ecco allora le cannonate di Cannella, i lanci di Lanciano, le manierate maniere di Mainardi... Tra l'altro il bersaglio di "Superquark" e di formats simili è costituito dagli adolescenti e dai giovani, i più vulnerabili, in quanto fiduciosi nel mezzo televisivo ed animati da sincera curiosità verso argomenti scientifici o presentati come tali.
- Adoperano metodi della programmazione neuro-linguistica.
- Si avvalgono del linguaggio orientato: uso soggettivo, surrettizio e sofistico di termini per mettere in cattiva luce i ricercatori indipendenti.
Ci troviamo al cospetto di una propaganda alla Goebbels, imperniata sulla ripetizione ossessiva di pseudo-concetti, sull'uso emotivo delle immagini e della gestualità, sulla penetrazione nel subconscio del messaggio distorto attraverso la sua collocazione nella parte finale del servizio, sulla diffamazione ed irrisione degli oppositori, sulla malcelata istigazione ad isolare i dissidenti.
E’ una vera propaganda in stile nazionalsocialista, resa ancora più efficace dall'enorme diffusione del mezzo televisivo e dalla sua credibilità basata sulla confusione-identificazione tra medium (lo strumento tecnologico) e messaggio (i contenuti della disinformazione), secondo l’intuizione di Mc Luhan.
Dobbiamo chiederci come le reti televisive possano contribuire in modo così vergognoso al controllo mentale: ebbene, apertis verbis, asseriamo, circoscrivendo il discorso ai canali nazionali, la R.A.I. è una rete satanista, finanziata ed egemonizzata dai Rotschild. D’altronde, i programmatori e curatori del palinsesto oltre ad adottare tutti i sistemi per filtrare, selezionare, interpolare e contraffare le notizie e le fonti, non esitano ad occultare simboli ambigui, come, ad esempio, la farfalla che richiama l'infame e spaventosa Mondex, l'azienda produttrice del microchip sottocutaneo, il cui nome è la crasi di Money dexter, con allusione al marchio dell'Apocalisse.
Infine si ricordi che la R.A.I. è una protesi del sistema: così Pirlangela è un demoniaco banditore di menzogne, un vegetariano che trangugia compiaciuto il sangue degli animali appena sgozzati.
Articolo correlato: F. Lamendola,"… e la lor cieca vita è tanto bassa che 'nvidïosi son d'ogni altra sorte", 2009
mercoledì 19 agosto 2009
Gli spioni
Francesco Sblendorio, noto tirapiedi di Paolo Attivissimo e del C.I.C.A.P. , viene colto in flagrante mentre, in trasferta dalla Lombardia, scatta fotografie della nostra abitazione (violando la privacy), insieme con l'amico Wasp il falsario, altro disinformatore dalla lingua biforcuta ed il cervello piccolo. Sblendorio, lesto rientra in auto e tenta la fuga, ma si infila in una strada senza uscita. Lì rimane rintanato per quasi un'ora.
L'auto impiegata per la sortita è stata noleggiata probabilmente a Torino [1]. Curioso è il fatto che la sigla relativa alla provincia, che dovrebbe trovarsi sul lato destro della targa, non è visibile. In effetti sembra volutamente offuscata.
Ringraziamo l'amico Pirata Pantani per le sue preziose ricerche.
AGGIORNAMENTO: Francesco Sblendorio a Superquark
NOTA: Da alcune indagini svolte, risulta che la SAVARENT fornisce i suoi servigi alla Polizia di Stato, oltre che a varie agenzie governative.
L'auto impiegata per la sortita è stata noleggiata probabilmente a Torino [1]. Curioso è il fatto che la sigla relativa alla provincia, che dovrebbe trovarsi sul lato destro della targa, non è visibile. In effetti sembra volutamente offuscata.
Ringraziamo l'amico Pirata Pantani per le sue preziose ricerche.
AGGIORNAMENTO: Francesco Sblendorio a Superquark
[1] Intestatario SAVARENT SPA
Sede Sociale AOSTA (AO) LOCALITA REG. BORGNALLE 10 Cap 11100
ACI PRA
Automobile Club d'Italia Pubblico Registro Automobilistico
Ispezione
a mezzo del Sistema Informativo Centrale dell'ACI
Effettuata il 19/08/2009
alle ore 19:31 Targa DM349GT
TARGA: DM-349GT
DATI VEICOLO
Omologazione OEZFA17 Telaio ZFA31200000054241
Fabbrica Tipo FIAT GROUP
AUTOMOBILES S.P.A. 312AXA1A00
Classe/Uso AUTOVETTURA / PRIVATO LOCAZIONE
SENZA CONDUCENTE
Alimentazione BENZINA Cilindrata 01242
Cavalli Fiscali
0 Carrozzeria CHIUSA
Posti 4 Portata 365
Assi 2 Tara 940
Kw 51 Peso
1305
Data Immatricolazione 14/12/2007
Prima Formalità 15 1.A ISCRIZ.
VEICOLO NUOVO del 12/02/2008
Ultima Formalità 15 1.A ISCRIZ. VEICOLO NUOVO
del 12/02/2008
DATI INTESTAZIONE
Iscrizione del 12/02/2008 R.P.
A013685N
Intestatari 1
Atto SCRITTURA PRIVATA del 17/12/2007
Valore
Veicolo Euro *9.300,00*
Partita IVA 05982560012
Intestatario SAVARENT
SPA
Sede Sociale AOSTA (AO) LOCALITA REG. BORGNALLE 10 Cap 11100
NOTA: Da alcune indagini svolte, risulta che la SAVARENT fornisce i suoi servigi alla Polizia di Stato, oltre che a varie agenzie governative.
sabato 15 agosto 2009
venerdì 14 agosto 2009
Scie chimiche e piloti
Molti si chiedono quale sia il ruolo dei piloti nell'ambito dell'operazione "scie chimiche". Cerchiamo di presentare il tema nelle sue linee salienti. Occorre, in primo luogo, distinguere tra piloti militari e civili: ambedue le categorie non sono a conoscenza dei veri scopi delle attività. E' molto probabile che sia stato riferito loro che disperdere metalli nell'atmosfera è necessario per mitigare il riscaldamento globale, quando in realtà si sortisce l'effetto contrario. In ogni caso, di fronte alla prospettiva di essere licenziati o congedati, essi si limitano a collaborare.
Come assodato per mezzo di varie testimonianze, i piloti dell'aviazione militare ricevono precise direttive a proposito delle precauzioni che essi devono assumere per non rimanere, in breve tempo, intossicati. Inoltre sono costantemente mantenuti sotto stretto controllo medico e viene raccomandato loro di assumere integratori alimentari e prodotti chelanti utili per favorire l'eliminazione dei metalli dall'organismo.
E' pur vero che il quoziente intellettivo di costoro è assai basso e che sono indottrinati in modo da non riflettere sulle questioni, ma essi sanno che le irrorazioni non sono innocue, soprattutto alla luce delle raccomandazioni che ricevono per evitare di rimanere rincitrulliti o morire di infarto o di ictus nel giro di pochi anni. Inoltre costoro sono memori di alcuni episodi in cui sono rimasti coinvolti piloti chimici mezzo avvelenati dai composti che avevano respirato, a causa di malfunzionamenti nel sistema di filtraggio dell'aria.
Bisogna precisare, però, che, all'interno dell'esercito, sia tra gli ufficiali sia tra i sottoufficiali, operano persone che non condividono i piani delle élites, anzi, con prudenza ed abnegazione, agiscono per contrastare il sistema ed i suoi progetti: a volte, mettendo a repentaglio la propria incolumità, divulgano informazioni preziose e sventano pericolosi disegni. Esemplare fu il caso del generale statunitense Kevin Byrnes che fu costretto alle dimissioni per aver reso di pubblico dominio un’esercitazione che simulava l’esplosione di una bomba da dieci kiloton in South Carolina. Si trattava di un'esercitazione attraverso la quale, per ordine di Dick Cheney, si intendeva sganciare un ordigno nucleare su una città statunitense per poi incolpare Al Qaeda. Ricordiamo che, gli autoattentati del 9-11-2001 a New York e del 7-7-2005 a Londra coincisero con esercitazioni che disegnavano uno scenario identico ai fatti poi occorsi.
Viste le gravi implicazioni sulla salute e considerati i danni subìti da diversi equipaggi in passato, ora, la maggior parte dei voli gestiti dai militari è costituita da aerei senza equipaggio, controllati interamente da satellite.
Per quanto riguarda i piloti civili e gli equipaggi degli aerei passeggeri, bisogna ricordare che sono aumentate le patologie respiratorie, vomito, nausea, problemi cardiovascolari e neurologici. Numerosi sono pure gli episodi di amnesia più o meno gravi rilevati tra il personale di bordo. Certo, queste situazioni non vengono quasi mai riportate dalle televisioni e dai quotidiani di regime, ma stanno accadendo: infatti diversi dipendenti aeroportuali hanno cominciato a manifestare delle perplessità che, in certi casi, hanno portato pure alla risoluzione del contratto di lavoro.
La criminale operazione è quasi del tutto protetta e nascosta da un impenetrabile muro di omertà e di paura: gli stessi assistenti di volo tacciono. Essi cooperano nella copertura, quando ingiungono ai passeggeri di chiudere le tendine dei finestrini ed intimano di spegnere le videocamere affinché i viaggiatori non possano riprendere, in talune circostanze, "anomalie" nei cieli. Questo vale per i civili.
Per quanto concerne i militari, il discorso è diverso. Ad esempio, durante i pluridecennali esperimenti batteriologici nei cieli del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord (esperimenti pubblicamente ammessi) nessun pilota si è mai preoccupato delle conseguenze per le popolazioni e per l'ambiente. Il motivo è semplice: un militare non pone domande e, soprattutto, non pensa. Egli esegue gli ordini senza discutere. Punto.
Come assodato per mezzo di varie testimonianze, i piloti dell'aviazione militare ricevono precise direttive a proposito delle precauzioni che essi devono assumere per non rimanere, in breve tempo, intossicati. Inoltre sono costantemente mantenuti sotto stretto controllo medico e viene raccomandato loro di assumere integratori alimentari e prodotti chelanti utili per favorire l'eliminazione dei metalli dall'organismo.
E' pur vero che il quoziente intellettivo di costoro è assai basso e che sono indottrinati in modo da non riflettere sulle questioni, ma essi sanno che le irrorazioni non sono innocue, soprattutto alla luce delle raccomandazioni che ricevono per evitare di rimanere rincitrulliti o morire di infarto o di ictus nel giro di pochi anni. Inoltre costoro sono memori di alcuni episodi in cui sono rimasti coinvolti piloti chimici mezzo avvelenati dai composti che avevano respirato, a causa di malfunzionamenti nel sistema di filtraggio dell'aria.
Bisogna precisare, però, che, all'interno dell'esercito, sia tra gli ufficiali sia tra i sottoufficiali, operano persone che non condividono i piani delle élites, anzi, con prudenza ed abnegazione, agiscono per contrastare il sistema ed i suoi progetti: a volte, mettendo a repentaglio la propria incolumità, divulgano informazioni preziose e sventano pericolosi disegni. Esemplare fu il caso del generale statunitense Kevin Byrnes che fu costretto alle dimissioni per aver reso di pubblico dominio un’esercitazione che simulava l’esplosione di una bomba da dieci kiloton in South Carolina. Si trattava di un'esercitazione attraverso la quale, per ordine di Dick Cheney, si intendeva sganciare un ordigno nucleare su una città statunitense per poi incolpare Al Qaeda. Ricordiamo che, gli autoattentati del 9-11-2001 a New York e del 7-7-2005 a Londra coincisero con esercitazioni che disegnavano uno scenario identico ai fatti poi occorsi.
Viste le gravi implicazioni sulla salute e considerati i danni subìti da diversi equipaggi in passato, ora, la maggior parte dei voli gestiti dai militari è costituita da aerei senza equipaggio, controllati interamente da satellite.
Per quanto riguarda i piloti civili e gli equipaggi degli aerei passeggeri, bisogna ricordare che sono aumentate le patologie respiratorie, vomito, nausea, problemi cardiovascolari e neurologici. Numerosi sono pure gli episodi di amnesia più o meno gravi rilevati tra il personale di bordo. Certo, queste situazioni non vengono quasi mai riportate dalle televisioni e dai quotidiani di regime, ma stanno accadendo: infatti diversi dipendenti aeroportuali hanno cominciato a manifestare delle perplessità che, in certi casi, hanno portato pure alla risoluzione del contratto di lavoro.
La criminale operazione è quasi del tutto protetta e nascosta da un impenetrabile muro di omertà e di paura: gli stessi assistenti di volo tacciono. Essi cooperano nella copertura, quando ingiungono ai passeggeri di chiudere le tendine dei finestrini ed intimano di spegnere le videocamere affinché i viaggiatori non possano riprendere, in talune circostanze, "anomalie" nei cieli. Questo vale per i civili.
Per quanto concerne i militari, il discorso è diverso. Ad esempio, durante i pluridecennali esperimenti batteriologici nei cieli del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord (esperimenti pubblicamente ammessi) nessun pilota si è mai preoccupato delle conseguenze per le popolazioni e per l'ambiente. Il motivo è semplice: un militare non pone domande e, soprattutto, non pensa. Egli esegue gli ordini senza discutere. Punto.
mercoledì 5 agosto 2009
L'incredibile carriera di Pier Luigi Torreggiani (riosaeba): dalla taverna alla Sorbona
Sagace introduzione di Kattivix (Heidi, la guardia svizzera)
"Purtroppo il pregio e il difetto della Rete è che dà voce a tutti, dagli esperti ai ciarlatani. Comunque anche la Tv è pericolosa e sto pensando a trasmissioni che propongono al pubblico tesi assurde, senza il minimo di (sic) fondamentoscentifico (sic).
Ho notato che in molti forum o nei commenti ci sono sia coloro che cercano diagomentare (sic) con prove e documenti, spesso con link, e altri che hanno un atteggiamento più isterico e che vogliono solo confermare la loro visione del mondo. C’è poi anche un problema deontologico per i giornalisti: quando si accorgono di un errore, possono fare i furbi e cambiare l’articolo, cancellando frasi o dati sbagliati, senza avvertire il lettore.
Quella delle scie bianche lasciate dagli aerei che non sono tutte innocue e che sarebbero lasciate (sic, si sentiranno sole...) da aerei militari americani, camuffati da aerei di linea, e contengono sostanze chimichefatte (sic) per uccidere 4 miliardi di persone o per imporre le coltivazioni geneticamente modificate o per altri scopi altrettanto nefasti. Ho consultato alcuni piloti ed esperti (sic). Il responso? Una panzana".
Pier Luigi Torreggiani, un eccelso geologo che si nascondeva dietro il rutilante nickname di riosaeba, è uscito dell'anonimato. Grazie alla sua vanagloria, dopo aver disseminato vari significativi indizi, simili alle briciole di Pollicino, ha infine mostrato le sue credenziali e disvelato i suoi augusti nome e cognome. Infatti qualche settimana or sono, con giustificato orgoglio, il divino scienziato si vantò di aver conseguito un premio di laurea (secondo ex aequo) con un collega. Ecco quindi il suo nome e cognome pubblicati ad imperitura memoria, sul sito dell'ordine dei geologi dell'Emilia Romagna. Colui, con la sua vera laurea, è veramente tra gli insigni vincitori (quale profonda emozione!) del "Premio di Laurea "Gianfranco Bruzzi", edizione 2009" .
Bella Immortal, Scienza ai trionfi avvezza, scrivi anche questo, allegrati, ché più superba altezza al divin Paolo, giammai non si chinò.
Di seguito il tonitruante curriculum del torreggiante Torregiani, per chi intenda abbeverarsi alla sua scienza e qualche breve, ma luminoso esempio del suo lucido intelletto.
Pier Luigi Torreggiani, profilo dell'Autore
Ciambellano degli innumerevoli tremori chimici del comitato Banfer enemy, nemicodei (sic) sciachimisti e di tutti gli inetti che non usano il cervello ma il loro pene per pensare. Vero Geologo con VERA laurea sudata con VERO sudore e non con Photoshop.
Sarebbe bello poterli vedere dietro al gabbio ma le autorità li considera ancora poco degni di interesse, non fanno ancora abbastanza danno. Ho provato a parlarne con un mio amico dell’Arma (i Carabinieri n.d.r.), gli ho fatto leggere qualche cosa ma, oltre che a conoscerli già di fama e tacciati per poco meno che venditori di acqua colorata, l’Arma non da tanta importanza. E ha anche ragione, anche se in parte, loro hanno preoccupazioni ben maggiori che star dietro a due vecchi,tristi e ignoranti venditori di fantasia. Per fortuna che sono veramente pochi in Italia a credere a queste fanfaronate, quasi 200 persone iscritte al Comitato Tankerenemy (che non esiste ufficialmente) e altri pochi disgraziati, il più delle volte complessati, sclerati, megalomani, maniaci di protagonismo, repressi, amanti di film di fantascienza.
Pier Luigi Torreggiani
L’ultimo commento di nonciclopedia è mio:
Esiste un curioso legame tra telemetri, geometri e architetti: la presenza materiale simultanea di tutti e tre nello stesso universo è statisticamente impossibile. Se un geometra compare in un video con un telemetro, uno dei due svanisce o viene teletrasportato in un altro universo. Un geometra e un architetto possono coesistere nello stesso universo, a patto di usare un sofisticato arnese rettiliano chiamato photoshop. Un geometra, un architetto un telemetro e questo marchingegno superano l’orizzonte degli eventi dove ogni cosa può accadere ed è vera, producendo un’inflazione di stronzate a catena.
Pier Luigi Torreggiani
Posted luglio 23, 2009 at 10:37 PM
Eh si, ma cosa ci vuoi fare, prima o poi doveva capitare. Lui sarà contento, per lo meno quello dai, non possiamo prenderlo sempre per il culo, qualche soddisfazione dovrà pure averla anche lui!
Pelato.
Disoccupato.
Cazzeggiatore.
Alle spalle del fratello che pure lui, poveretto, è preso per il culo da tutti, anche da dei ragazzini delle superiori.
Alle spalle dello Stato.
Photoshopparo incallito.
Furbetto.
E la lista continua.Non sono offese, è la realtà.
"Purtroppo il pregio e il difetto della Rete è che dà voce a tutti, dagli esperti ai ciarlatani. Comunque anche la Tv è pericolosa e sto pensando a trasmissioni che propongono al pubblico tesi assurde, senza il minimo di (sic) fondamento
Ho notato che in molti forum o nei commenti ci sono sia coloro che cercano di
Quella delle scie bianche lasciate dagli aerei che non sono tutte innocue e che sarebbero lasciate (sic, si sentiranno sole...) da aerei militari americani, camuffati da aerei di linea, e contengono sostanze chimiche
Pier Luigi Torreggiani, un eccelso geologo che si nascondeva dietro il rutilante nickname di riosaeba, è uscito dell'anonimato. Grazie alla sua vanagloria, dopo aver disseminato vari significativi indizi, simili alle briciole di Pollicino, ha infine mostrato le sue credenziali e disvelato i suoi augusti nome e cognome. Infatti qualche settimana or sono, con giustificato orgoglio, il divino scienziato si vantò di aver conseguito un premio di laurea (secondo ex aequo) con un collega. Ecco quindi il suo nome e cognome pubblicati ad imperitura memoria, sul sito dell'ordine dei geologi dell'Emilia Romagna. Colui, con la sua vera laurea, è veramente tra gli insigni vincitori (quale profonda emozione!) del "Premio di Laurea "Gianfranco Bruzzi", edizione 2009" .
Bella Immortal, Scienza ai trionfi avvezza, scrivi anche questo, allegrati, ché più superba altezza al divin Paolo, giammai non si chinò.
Di seguito il tonitruante curriculum del torreggiante Torregiani, per chi intenda abbeverarsi alla sua scienza e qualche breve, ma luminoso esempio del suo lucido intelletto.
Pier Luigi Torreggiani, profilo dell'Autore
Ciambellano degli innumerevoli tremori chimici del comitato Banfer enemy, nemico
Sarebbe bello poterli vedere dietro al gabbio ma le autorità li considera ancora poco degni di interesse, non fanno ancora abbastanza danno. Ho provato a parlarne con un mio amico dell’Arma (i Carabinieri n.d.r.), gli ho fatto leggere qualche cosa ma, oltre che a conoscerli già di fama e tacciati per poco meno che venditori di acqua colorata, l’Arma non da tanta importanza. E ha anche ragione, anche se in parte, loro hanno preoccupazioni ben maggiori che star dietro a due vecchi,tristi e ignoranti venditori di fantasia. Per fortuna che sono veramente pochi in Italia a credere a queste fanfaronate, quasi 200 persone iscritte al Comitato Tankerenemy (che non esiste ufficialmente) e altri pochi disgraziati, il più delle volte complessati, sclerati, megalomani, maniaci di protagonismo, repressi, amanti di film di fantascienza.
Pier Luigi Torreggiani
L’ultimo commento di nonciclopedia è mio:
Esiste un curioso legame tra telemetri, geometri e architetti: la presenza materiale simultanea di tutti e tre nello stesso universo è statisticamente impossibile. Se un geometra compare in un video con un telemetro, uno dei due svanisce o viene teletrasportato in un altro universo. Un geometra e un architetto possono coesistere nello stesso universo, a patto di usare un sofisticato arnese rettiliano chiamato photoshop. Un geometra, un architetto un telemetro e questo marchingegno superano l’orizzonte degli eventi dove ogni cosa può accadere ed è vera, producendo un’inflazione di stronzate a catena.
Pier Luigi Torreggiani
Posted luglio 23, 2009 at 10:37 PM
Eh si, ma cosa ci vuoi fare, prima o poi doveva capitare. Lui sarà contento, per lo meno quello dai, non possiamo prenderlo sempre per il culo, qualche soddisfazione dovrà pure averla anche lui!
Pelato.
Disoccupato.
Cazzeggiatore.
Alle spalle del fratello che pure lui, poveretto, è preso per il culo da tutti, anche da dei ragazzini delle superiori.
Alle spalle dello Stato.
Photoshopparo incallito.
Furbetto.
E la lista continua.Non sono offese, è la realtà.
27 luglio 2009
Geoingegneria.
Geoingegneria.
Geoingegneria.
Geoingegneria.
Geoingegneria.
Quanto è bella questa parola.
Geoingegneria.
Geoingegneria.
Geoingegneria.
Geoingegneria.
Quanto è bella questa parola.
martedì 4 agosto 2009
Il motore turbofan ed i possibili dispositivi di aerosol
Quando si discute di scie chimiche e di appositi irroratori adatti allo scopo di disperdere gli elementi chimici richiesti dal "progetto copertura", la risposta dei negazionisti è sempre stata: "IMPOSSIBILE! Gli elementi miscelati al carburante rovinerebbero i delicati meccanismi dei turbofan ed inoltre verrebbero alterati durante il processo di combustione". In parte questa obiezione è fondata e, in effetti, è più semplice dotare i velivoli (così come avviene) di alcuni ugelli di dispersione sui profili alari. In molti filmati e fotografie ciò risulta evidente. E', però, vero che, in molti casi, soprattutto da alcuni anni a questa parte, sono sempre più frequenti i sorvoli di apparecchi che rilasciano dense scie chimiche a bassa quota e che tuttavia sembrano provenire solo dai motori.
Abbiamo visto che i carburanti, sia per velivoli militari sia per velivoli civili, adottano speciali additivi, preparati ad hoc secondo particolari specifiche (si veda lo STADIS 450), ma, per quanto riguarda altri elementi da diffondere, gli avvelenatori del pianeta abbisognano di tecniche di aerosol che, da un lato, non degradino gli elementi dispersi e, dall'altro, non evidenzino anomalie in chi osserva e/o fotografa gli aerei adibiti alle operazioni clandestine di aerosol.
Esaminando il funzionamento di un moderno Turbofan, possiamo osservare che l'80% dell'aria convogliata nel motore viene da esso bypassata ed espulsa, senza che essa entri in contatto diretto con la camera di combustione. Infatti, al fine di garantire silenziosità ed efficienza, solo il 20% dell'aria che affluisce dalla ventola principale del turbofan entra nella camera di combustione, bruciando con il carburante.
Per comprendere bene quali possono essere i mezzi a disposizione di chiunque voglia modificare un velivolo in modo semplice, economico e senza che tali modifiche suscitino sospetti, bisogna comprendere il principio di funzionamento di un turbofan: il motore aereo più diffuso al mondo. Per questo abbiamo abbiamo preso a modello un CMF-56 di ultima generazione, il cui schema non si differenzia molto dai turbofan di altre case costruttrici.
Vediamo come funziona un motore turbofan
Affinché un velivolo si possa muovere e volare, è necessaria una forza di spinta che viene generata accelerando il flusso d'aria tra la parte anteriore e quella posteriore del motore. Ciò viene ottenuto tramite una ventola intubata di grandi dimensioni collocata nella parte anteriore del motore.
Questi sono i componenti del motore:
la prima ventola (fan) di grande diametro; i compressori a bassa ed alta pressione, con vari stadi che gradualmente aumentano la pressione dell'aria che scorre attraverso gli stadi; la camera di combustione, in cui il carburante del jet è mescolato all'aria combusta; le turbine ad alta e bassa pressione dove l'alta pressione dei gas è ridotta, non appena le turbine dirigono i gas nella ventola.
Dei cinque stadi della turbina, uno sviluppa alta pressione; gli altri quattro bassa pressione.
In conclusione questo è l'intero apparato
Il CMF56 è un "high by-pass ratio engine" ossia un motore ad alto rapporto di diluizione tra aria fredda ed aria calda.
Il primo flusso passa attraverso la camera di combustione, il secondo passa solo attraverso la ventola. L'80 per cento dell'aria accelerata dalla ventola è diretto al condotto di by-pass e garantisce l'80 per cento dell'aria fredda del motore. Il primo flusso passa attraverso tre sezioni: attraverso i compressori, la camera di combustione e le turbine. Prima che venga espulsa, l'aria passa attraverso questi meccanismi assemblati. L'aria viene compressa nei compressori di alta e bassa pressione e la temperatura arriva a 450 gradi Celsius.
data="http://www.tanker-enemy.com/Video/Scheme_Turbofan.swf">
Il carburante viene espulso ed iniettato. La miscela di aria e carburante porta la temperatura a 1700 gradi Celsius. Infine l'energia accumulata viene estratta nei cinque stadi delle turbine, immediatamente fuori dalla camera di combustione.
In definitiva, l'aria esterna viene aspirata dalla ventola nel compressore poi forzata nella camera di combustione e, mescolandosi con il combustibile, crea una miscela la cui accensione determina l'espansione dei gas caldi che azionano la turbina e generano la spinta per l'aereo.
L'aria rimanente passa al di fuori.
Il turbofan è un motore a doppio flusso: l'aria è compressa, è riscaldata dal carburante combusto, dopo che è passata attraverso le turbine che sono composte dai compressori e dalle ventole.
Nel mese di marzo un lettore (P.C.) che ringraziamo, ci segnalò uno strano "tubo" che spuntava nel tunnel di entrata del turbofan di un 737 della RyanAir. Questo "accessorio" risulta essere stato aggiunto, previa modifica del progetto iniziale del velivolo ed è associato ad evidenti rivettature e smerigliature del metallo. Nella "conchiglia" motore non fornita di tale "accessorio", normalmente la superficie appare liscia e scevra da particolari interventi. Esistono esemplari simili ed ufficialmente viene spiegato che si tratta solo di innocui sensori per la rilevazione della temperatura esterna, ma risulta per lo meno strano che un sensore dell'aria venga posto in una zona così delicata del motore, anziché, semmai, in un punto immediatamente vicino, ma, magari, all'esterno della gondola motore. Inoltre il loro aspetto non si avvicina molto ai veri sensori termici che, per altro, dovrebbero essere a filo della superficie interna della conchiglia motore, non essendo sensori ad immersione in un liquido.
Esperti di aeronautica con i quali ci siamo consultati in queste settimane ci hanno confermato che, effettivamente, questo tipo di modifica risulta non usuale e non trova giustificazioni plausibili. Inoltre, pur avendo esaminato innumerevoli schemi di motori del tipo turbofan, non abbiamo riscontrato, in nessun caso, la presenza di sensori in tale porzione del motore, a livello di progetto.
Se, invece, si volesse immaginare un dispositivo per irrorare veleni nella biosfera, quella sarebbe la posizione ideale, poiché la depressione creata dal fan principale porterebbe il prodotto da disperdere direttamente nel condotto ove viene by-passato l'80 per cento dell'aria che affluisce al turbofan. Ciò implicherebbe due "vantaggi":
a) Gli elementi da disperdere in atmosfera non entrerebbero nella camera di combustione. Ciò confuterebbe l'obiezione dei disinformatori, secondo i quali non si possono addizionare composti chimici in un motore, poiché essi brucerebbero con il carburante.
b) Il cono di uscita sarebbe vicinissimo a quello dei gas di scarico e ciò renderebbe difficile, ad un occhio non attento, il palesarsi dell'irrorazione. Osserviamo, però, che, in molti filmati e foto, i coni di uscita prodotti dalle scie sono spesso tre, rispetto a due motori oppure cinque, oppure sei rispetto ai quattro motori. A tal proposito è utile visionare questo filmato.
Considerando che il 20% dell'aria calda proveniente dalla camera di combustione, in uscita dal turbofan, si miscela ma solo parzialmente con l'80% dell'aria fredda by-passata dal motore, si può supporre che gli elementi diffusi dallo speciale ugello, collocato prima della ventola principale, non vengano sostanzialmente alterati nella loro composizione chimica.
Un tecnico militare addetto alla manutenzione e revisione delle componenti dei motori per aerei civili e militari ci ha riferito circa l'anomala ed anticipata usura della prima ventola di grande diametro che, guarda caso, sarebbe l'unico elemento rotante a diretto contatto con eventuali composti chimici abrasivi o corrosivi.
Fonti:
Bologna-airport.it
CFM56.com
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. turbofan
Abbiamo visto che i carburanti, sia per velivoli militari sia per velivoli civili, adottano speciali additivi, preparati ad hoc secondo particolari specifiche (si veda lo STADIS 450), ma, per quanto riguarda altri elementi da diffondere, gli avvelenatori del pianeta abbisognano di tecniche di aerosol che, da un lato, non degradino gli elementi dispersi e, dall'altro, non evidenzino anomalie in chi osserva e/o fotografa gli aerei adibiti alle operazioni clandestine di aerosol.
Esaminando il funzionamento di un moderno Turbofan, possiamo osservare che l'80% dell'aria convogliata nel motore viene da esso bypassata ed espulsa, senza che essa entri in contatto diretto con la camera di combustione. Infatti, al fine di garantire silenziosità ed efficienza, solo il 20% dell'aria che affluisce dalla ventola principale del turbofan entra nella camera di combustione, bruciando con il carburante.
Per comprendere bene quali possono essere i mezzi a disposizione di chiunque voglia modificare un velivolo in modo semplice, economico e senza che tali modifiche suscitino sospetti, bisogna comprendere il principio di funzionamento di un turbofan: il motore aereo più diffuso al mondo. Per questo abbiamo abbiamo preso a modello un CMF-56 di ultima generazione, il cui schema non si differenzia molto dai turbofan di altre case costruttrici.
Vediamo come funziona un motore turbofan
Affinché un velivolo si possa muovere e volare, è necessaria una forza di spinta che viene generata accelerando il flusso d'aria tra la parte anteriore e quella posteriore del motore. Ciò viene ottenuto tramite una ventola intubata di grandi dimensioni collocata nella parte anteriore del motore.
Questi sono i componenti del motore:
la prima ventola (fan) di grande diametro; i compressori a bassa ed alta pressione, con vari stadi che gradualmente aumentano la pressione dell'aria che scorre attraverso gli stadi; la camera di combustione, in cui il carburante del jet è mescolato all'aria combusta; le turbine ad alta e bassa pressione dove l'alta pressione dei gas è ridotta, non appena le turbine dirigono i gas nella ventola.
Dei cinque stadi della turbina, uno sviluppa alta pressione; gli altri quattro bassa pressione.
In conclusione questo è l'intero apparato
Il CMF56 è un "high by-pass ratio engine" ossia un motore ad alto rapporto di diluizione tra aria fredda ed aria calda.
Il primo flusso passa attraverso la camera di combustione, il secondo passa solo attraverso la ventola. L'80 per cento dell'aria accelerata dalla ventola è diretto al condotto di by-pass e garantisce l'80 per cento dell'aria fredda del motore. Il primo flusso passa attraverso tre sezioni: attraverso i compressori, la camera di combustione e le turbine. Prima che venga espulsa, l'aria passa attraverso questi meccanismi assemblati. L'aria viene compressa nei compressori di alta e bassa pressione e la temperatura arriva a 450 gradi Celsius.
data="http://www.tanker-enemy.com/Video/Scheme_Turbofan.swf">
Il carburante viene espulso ed iniettato. La miscela di aria e carburante porta la temperatura a 1700 gradi Celsius. Infine l'energia accumulata viene estratta nei cinque stadi delle turbine, immediatamente fuori dalla camera di combustione.
In definitiva, l'aria esterna viene aspirata dalla ventola nel compressore poi forzata nella camera di combustione e, mescolandosi con il combustibile, crea una miscela la cui accensione determina l'espansione dei gas caldi che azionano la turbina e generano la spinta per l'aereo.
L'aria rimanente passa al di fuori.
Il turbofan è un motore a doppio flusso: l'aria è compressa, è riscaldata dal carburante combusto, dopo che è passata attraverso le turbine che sono composte dai compressori e dalle ventole.
Nel mese di marzo un lettore (P.C.) che ringraziamo, ci segnalò uno strano "tubo" che spuntava nel tunnel di entrata del turbofan di un 737 della RyanAir. Questo "accessorio" risulta essere stato aggiunto, previa modifica del progetto iniziale del velivolo ed è associato ad evidenti rivettature e smerigliature del metallo. Nella "conchiglia" motore non fornita di tale "accessorio", normalmente la superficie appare liscia e scevra da particolari interventi. Esistono esemplari simili ed ufficialmente viene spiegato che si tratta solo di innocui sensori per la rilevazione della temperatura esterna, ma risulta per lo meno strano che un sensore dell'aria venga posto in una zona così delicata del motore, anziché, semmai, in un punto immediatamente vicino, ma, magari, all'esterno della gondola motore. Inoltre il loro aspetto non si avvicina molto ai veri sensori termici che, per altro, dovrebbero essere a filo della superficie interna della conchiglia motore, non essendo sensori ad immersione in un liquido.
Esperti di aeronautica con i quali ci siamo consultati in queste settimane ci hanno confermato che, effettivamente, questo tipo di modifica risulta non usuale e non trova giustificazioni plausibili. Inoltre, pur avendo esaminato innumerevoli schemi di motori del tipo turbofan, non abbiamo riscontrato, in nessun caso, la presenza di sensori in tale porzione del motore, a livello di progetto.
Se, invece, si volesse immaginare un dispositivo per irrorare veleni nella biosfera, quella sarebbe la posizione ideale, poiché la depressione creata dal fan principale porterebbe il prodotto da disperdere direttamente nel condotto ove viene by-passato l'80 per cento dell'aria che affluisce al turbofan. Ciò implicherebbe due "vantaggi":
a) Gli elementi da disperdere in atmosfera non entrerebbero nella camera di combustione. Ciò confuterebbe l'obiezione dei disinformatori, secondo i quali non si possono addizionare composti chimici in un motore, poiché essi brucerebbero con il carburante.
b) Il cono di uscita sarebbe vicinissimo a quello dei gas di scarico e ciò renderebbe difficile, ad un occhio non attento, il palesarsi dell'irrorazione. Osserviamo, però, che, in molti filmati e foto, i coni di uscita prodotti dalle scie sono spesso tre, rispetto a due motori oppure cinque, oppure sei rispetto ai quattro motori. A tal proposito è utile visionare questo filmato.
Considerando che il 20% dell'aria calda proveniente dalla camera di combustione, in uscita dal turbofan, si miscela ma solo parzialmente con l'80% dell'aria fredda by-passata dal motore, si può supporre che gli elementi diffusi dallo speciale ugello, collocato prima della ventola principale, non vengano sostanzialmente alterati nella loro composizione chimica.
Un tecnico militare addetto alla manutenzione e revisione delle componenti dei motori per aerei civili e militari ci ha riferito circa l'anomala ed anticipata usura della prima ventola di grande diametro che, guarda caso, sarebbe l'unico elemento rotante a diretto contatto con eventuali composti chimici abrasivi o corrosivi.
Fonti:
Bologna-airport.it
CFM56.com
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. turbofan